omaggio a Dante : il Paradiso

   L’Amore nella Divina Commedia è ovunque. Procede dal Basso verso l’alto, dai sensi allo spirito, e si manifesta in molte forme diverse. È l’amore infatti che costituisce la vera spinta che induce Dante a intraprendere il suo meraviglioso viaggio dagli inferi al cielo. Quando Dante pensa all’amore nella sua mente compare Beatrice, presente anche nell’opera “Vita Nuova”, è lei che conduce Dante fino a Dio nel Paradiso. Se l’Inferno può essere considerato la Cantica dell’assenza d’amore, in cui le anime sono in una condizione statica, non vi è movimento verso Dio, il Purgatorio è la Cantica dell’emancipazione dell’io: attraverso il dolore c’è una purificazione.Il Paradiso, invece, si configura come luogo dove l’io può proiettarsi oltre i propri limiti. È un “uscire di sé” grazie all’amore. L’Amore si rivela essere il fine ed il termine del cammino. “L’amor che move il sole e l’altre stelle” è l’ultima immagine con cui Dante lascia il lettore. Il riferimento alla natura mi fa riflettere sul concetto di “vero Amore”: non un sentimento diretto verso una persona, ma qualcosa di più grande, un amore che si muove verso, da, ed in Dio. (Par. III v. 39).La natura come manifestazione suprema della presenza di Dio…. e l’Amore presente nella vita dell’uomo anche quando la dritta via sembra smarrita, anche nel cuore della selva più oscura….allegate cinque fotografie significative per me  per rappresentare il Paradiso.